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Marzo 2018 Pag. 6 - Brevi dal Mondo




Combustibili, Intercargo chiede approccio pragmatico
L’applicazione del nuovo regolamento sul limite del tenore di zolfo per i combustibili ad uso marittimo previsto per il 2020 andrebbe gestito in modo “ragionevole ed equilibrato”. È la richiesta che arriva da Intercargo, l’associazione internazionale degli armatori attivi nel settore dei carichi secchi, che ha riunito a Singapore i suoi comitati tecnici. A preoccupare, in particolare, la non disponibilità del bunker in alcuni porti all’entrata in vigore della normativa. “Nel 2020 – spiega l’associazione – è atteso un drastico cambiamento e, se non verrà assicurata una transizione senza difficoltà, l’impatto rischia di essere rilevante sugli scambi commerciali e sulla crescita economica”. Sotto i riflettori di Intercargo anche il rapporto annuale Bulk Carrier Casualty Report che copre il periodo 2008-2017. L’anno scorso per il settore è stato un anno particolarmente critico: gli incidenti alle portarinfuse Stellar Daisy e Emerald Star hanno registrato 32 vittime, la più alta perdita di vite umane dal 2011.
Anche i rifiuti elettronici negli emendamenti alla Marpol
Sono entrati in vigore lo scorso 1 marzo gli emendamenti alla convenzione Marpol sull’obbligo di raccolta dei dati sul consumo di carburante, la classificazione dei rifiuti e le modifiche al certificato internazionale per la prevenzione dell’inquinamento da idrocarburi. In merito al primo punto, la raccolta dei dati, riguardanti tutte le unità con stazza pari o superiore a 5mila tonnellate, inizierà a partire dal 2019 con l’obiettivo di fornire indicazioni all’IMO e agli Stati di bandiera sulle misure da prendere in materia di efficienza energetica ed emissioni di gas serra. Il nuovo sistema di registrazione dei consumi fa parte di un piano in tre fasi per la “strategia globale dell’IMO per la riduzione delle emissioni delle navi” prevista per il 2023. In merito alla classificazione dei rifiuti le modifiche alla Marpol riguardano i nuovi criteri per la classificazione delle rinfuse solide e l’introduzione della nuova categoria di “rifiuti elettronici”. Infine, sono aggiornate le procedure di registrazione sui certificati antinquinamento per l’acqua di zavorra delle cisterne.
Spagna, riduzione delle tasse portuali
La Spagna si avvia a ridurre del 10% l’importo base delle tasse portuali. È quanto annunciato dal premier Mariano Rajoy in sede di presentazione della legge finanziaria. Nel 2017 – ha rilevato Rajoy –  i porti spagnoli hanno movimentato 545 milioni di tonnellate di merci, in crescita rispetto ai 509 milioni di tonnellate del 2016. Attraverso il sistema portuale iberico sono passati il 60% delle esportazioni e il 75% delle importazioni del paese per un contributo al pil nazionale di oltre il 2%. L’annuncio è stato accolto favorevolmente dall’associazione dei terminalisti portuali (Anesco) che ha chiesto anche una revisione dei canoni di concessione. La proposta è di fissare al 4% l’aliquota fiscale applicabile alla base imponibile che attualmente è del 5,5%.
Nuovo corridoio merci per i porti lusitani
Sono partiti in Portogallo i lavori della linea ferroviaria (94 chilometri) che collegherà Évora, nella regione di Alentejo, con Elvas, sul confine con la Spagna. La nuova tratta integrerà il corridoio ferroviario che inizia a Lisbona, Setúbal e Sines e ha come destinazione Badajozm, cittadina spagnola a pochi chilometri da Elvas. Dedicata soprattutto al trasporto delle merci costerà 509 milioni di euro di cui 277 milioni di fondi nazionali e 232 dei fondi europei e sarà completata nel 2022. I nuovi binari consentiranno di collegare al mercato spagnolo e al resto del continente europeo i porti di Lisbona, Sines e Setubal nei cui pressi sorge Blue Atlantic Industrial & Logistics Park, nuova area logistica di 96 ettari attrezzata anche con una banchina di 800 metri lineari e un fondale a -13 in grado di accogliere contemporaneamente due navi Panamax.
Accordo per la ferrovia Zagabria - Belgrado
I governi di Serbia e Croazia hanno firmato un accordo per la ricostruzione della linea ferroviaria Zagabria – Belgrado con l’obiettivo di migliorare la connettività infrastrutturale della regione e del Corridoio Paneuropeo 10. Costo del progetto circa 1,25 miliardi di cui un miliardo a carico della parte croata e 250 milioni di quella serba. Per la realizzazione della linea, lunga 412 chilometri e con tempi di percorrenza che dovrebbero scendere dalle attuali 7 ore a poco più di 3, i due paesi proporranno domanda congiunta per attingere a fondi europei.

Kazakistan e Uzbekistan aumentano la connettività
La commissione intergovernativa per la cooperazione bilaterale tra i due paesi ha fissato a 3 miliardi di dollari l’obiettivo degli scambi commerciali per il 2018. È prevista, inoltre, la costruzione di un centro di trasporto e logistica nelle aree di confine. Nel 2017 i volumi comuni di trasporto ferroviario sono aumentati dell’8% a oltre 20,5 milioni di tonnellate di merci; nei primi due mesi del 2018, i volumi di autotrasporto hanno registrato una crescita del 44% rispetto allo stesso periodo del 2017. Lo scorso anno il commercio bilaterale è aumentato del 32,1% rispetto al 2016.   
Egitto punta a rinnovare la sua rete ferroviaria
Le autorità egiziane hanno dato il via libera all’ingresso del capitale privato nella costruzione, gestione, esercizio e manutenzione della rete ferroviaria nazionale attraverso una nuova configurazione della Egyptian Railway Authority, l’autorità di settore che sarà libera di costituire società di capitali quotate in borsa. La scelta nasce dalla necessità di affrontare un massiccio ammodernamento del trasporto su ferro, oberato da debiti, sistemi operativi obsoleti (l’85% della rete utilizza ancora sistemi di segnalazioni meccanici) e locomotori fatiscenti (l’85% dei quali funziona ancora a gasolio). Primo obiettivo di un piano di revisione quinquennale la costruzione di una nuova linea ad alta velocità tra i porti di Ain Sokhna e Alessandria per un costo di 4 miliardi di dollari. L’anno scorso l’ERA ha concluso un accordo con la General Electric per la fornitura di 100 nuovi locomotori e il rinnovo di 81 vecchi motori. L’intesa da 575 milioni di dollari include anche un contratto di assistenza tecnica della durata di 15 anni e programmi di formazione per più di 275 ingegneri e tecnici.
L’Etiopia entra nella gestione del porto di Berbera
Acquisizione per il governo etiope del 19% di DP World Berbera Port, società controllata da DP World di Dubai che gestisce da due anni il porto multipurpose di Berbera, nella Repubblica del Somaliland, con un contratto di concessione trentennale. L’accordo prevede l’impegno di Addis Abeba (con in mano un 30% del capitale azionario) a sviluppare il Corridoio di Berbera, progetto che prevede un collegamento stradale di 241 chilometri fino al confine tra i due paesi, la costruzione di un’ulteriore banchina, l’acquisto di mezzi per aumentare l’efficienza e la produttività dello scalo africano (con una prima gru che arriverà entro questo anno). Per l’Etiopia, al centro di un’interessante periodo di crescita economica, l’intesa serve ad acquisire un ulteriore gateway logistico da affiancare al corridoio di Gibuti e ai progetti di sviluppo verso altri porti e corridoi logistici della regione.   
Montenegro, finanziamento di 20 milioni per il porto di Bar
La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (EBRD) ha concesso un prestito di 20 milioni di euro al porto montenegrino di Bar. Il finanziamento permetterà a Port of Adria, società che gestisce il terminal per merci varie dello scalo (e controllata dalla turca Global Ports Holding), di attuare un piano di ristrutturazione delle banchine, acquisto di attrezzature (gru e mezzi di movimentazione container) e conversione di magazzini per lo stoccaggio di container frigo. Secondo EBRD il terminalista punterà nel lungo termine a fare di Bar un hub di riferimento per i camion che viaggiano tra l’Europa occidentale e la Turchia. Inoltre, grazie alla ristrutturazione in atto della ferrovia che raggiunge Belgrado, la società incrementerà il flusso delle merci provenienti e destinate alla Serbia. Ad oggi il porto di Bar movimenta oltre il 95% del commercio per via marittima del Montenegro.
Proseguono le sperimentazioni blockchain per il trasporto container
Un consorzio composto da AB InBev, Accenture, Apl, Kuehne+Nagel ha testato con successo una soluzione blockchain per l’eliminazione dei documenti di spedizione. La sperimentazione ha testato 12 casi di invio merci, ognuna con differenti requisiti normativi, evitando lo scambio fisico e digitale dei dati. “Come player del commercio globale e forte sostenitore dell’innovazione, APL ha individuato nella blockchian la tecnologia adatta per accelerare la digitalizzazione dell’industria del trasporto container, passando dalle tradizionali transazioni a processi più efficienti, sicuri e veloci lungo l'intera supply chain”, ha commentato Eddie Ng, responsabile del Strategic Liner Management di APL. Si stima che le spese per documentazione e amministrazione rappresentino un quinto degli 1,8 trilioni di dollari spesi annualmente per il trasporto internazionale di merci. Secondo il World Economic Forum, riducendo le barriere all’interno della catena di approvvigionamento internazionale, il commercio globale potrebbe aumentare di quasi il 15%. Non a caso l’International Dasta Corporation prevede nel 2018 investimenti in tecnologia blockchain pari a 2,1 miliardi di dollari: più del doppio rispetto ai 945 milioni di dollari spesi nel 2017. Nel 2021 si prevede che la spesa annua raggiungerà i 9,7 miliardi di dollari.

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